Proctologia Genova

Dott. Tommaso Testa

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I vostri dubbi

  • Mi chiede M.S.:

    Buonasera il mio fidanzato è stato operato di cisti pilonidale...

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  • Mi chiede C.M.:

    Sono una signora di 56 anni [...] Non riesco bene a controllare la tenuta dell’ano...

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  • Mi chiede F.R.:

    Il mio fidanzato insiste da tempo per avere rapporti anali. Sono pericolosi?...

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  • Mi chiede C.C.:

    Da alcune settimane mi è iniziato un prurito fastidiosissimo vicino all'ano...

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  • Mi chiede R.S.:

    Una mia collega è stata sottoposta ad intervento chirurgico di emorroidi....

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  • Mi chiede F.P.:

    A mia madre, di 76 anni, è stata diagnosticato un tumore del retto.....

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Estetica

Le tendenze culturali odierne, sia per quanto riguarda i comportamenti sessuali maschili e femminili sia sotto il profilo puramente estetico e della moda nell’abbigliamento, hanno letteralmente “scoperto” una zona tradizionalmente tenuta nascosta.

In virtù della maggior informazione fruibile attraverso gli organi di informazione e soprattutto internet, sempre più spesso afferiscono all’ambulatorio proctologico pazienti che richiedono allo specialista interventi puramente cosmetici, estetico-funzionali o di tipo correttivo.

Introdotta nei circuiti della cinematografia porno USA, insieme alla depilazione integrale, anche in Europa si sta diffondendo la richiesta di “sbiancamento anale” (anal bleaching) di schiarire cioè la cute dell’ano quando essa, con il passare dell’età, risulti più pigmentata delle zone cutanee vicine. Anche in Italia il cambiamento dei costumi sessuali ha determinato la diffusione di questa pratica, sia tra le donne che tra gli uomini, e che talvolta viene eseguita non solo senza controllo medico ma anche utilizzando composti di dubbia composizione o francamente tossici e vietati in Europa per il rischio riconosciuto di cancerogenità (idrochinone o derivati).

 

La presenza di borse cutanee perianali può rappresentare, specialmente nei soggetti giovani, un vero e proprio disagio non solo estetico. Le marische (o skin tags nella definizione anglosassone) oltre a rappresentare un problema per l’igiene, particolarmente quando non sia sempre disponibile nel corso delle attività quotidiane l’ambiente adeguato per il lavaggio, favoriscono l’insorgenza di dermatiti perianali e nelle donne possono condizionare la scelta della tipologia di abbigliamento intimo. In qualche caso, e se di notevoli dimensioni, giungono a condizionare negativamente la vita sessuale del/della paziente. Le borse cutanee possono essere asportate ambulatorialmente in anestesia locale.

Come tutta la chirurgia, la proctologia si muove verso la mininvasività. Gli interventi tradizionali per le fistole anali con ampie asportazioni tissutali e conseguenti cicatrici estese vengono quando possibile sostituiti con approcci più conservativi, grazie all’impiego di colle biologiche, plug biocompatibili ed impiego di tecniche chirurgiche stapler assistite. Inoltre, l’impiego di strumenti di taglio “freddo” contribuisce ad ottimizzare ed accelerare i fenomeni di cicatrizzazione, come nel trattamento della condilomatosi.

La exeresi delle cisti pilonidali si giova di tecniche ricostruttive mediate dalla chirurgia plastica e rigenerativa attraverso applicazione di gel piastrinico autologo, consentendo di trattare la grande maggioranza dei casi con chiusura immediata della ferita. Ne conseguono migliori esiti cicatriziali e più rapidi tempi di guarigione e ripresa delle attività.

Anche la presenza di cicatrici o discromie del perineo e della regione sacro-coccigea esito di pregressi interventi chirurgici può essere meritevole di trattamento correttivo mediante revisione chirurgica, dermoabrasione e, nei casi di esiti particolarmente severi, grazie a lipofilling. Queste procedure si svolgono in ambito ambulatoriale generalmente in anestesia locale o locoregionale.